Ho letto proprio in questi giorni i risultati di una indagine sociologica sul mondo giovanile curata dall’Università per conto dell’Istituto Toniolo.
Fra le tante domande sono rimasto incuriosito da una in particolare: “Di chi ti fidi maggiormente: il Papa, il Presidente della Repubblica, i professori, gli allenatori, gli amici, i genitori…”
La risposta più gettonata è stata: “La mamma”.
Vi faccio notare che la ricerca riguardava i giovani fra 17 e 29 anni… quindi non dei bambini dell’asilo o delle elementari.
Da una parte mi sono molto meravigliato perché pensare che i (nostri) giovani, così apparentemente freddi e distaccati, tengano al primo posto nella loro considerazione la mamma mi è apparso incredibile.
Dall’altra non ha fatto altro che confermare quanto ho sempre pensato forte della mia esperienza di parroco e quindi medico delle anime: in moltissime occasioni, anche in questi ultimi mesi, andando in visita ad alcuni ammalati anziani, prossimi alla morte, ormai incapaci di ragionamento logico, ho sentito invocare la … mamma!
Fa impressione, davvero, ascoltare una persona morente che fra i lamenti invoca la propria mamma!
Stando così le cose mi sento di rivolgere a tutte le mamme l’appello con il quale ho iniziato l’articolo: “Mamme, aiutateci; i vostri figli stanno perdendo la fede. Non ve ne rendete conto? Datevi da fare prima che sia troppo tardi!”
Purtroppo molte mamme hanno da tempo rinunciato a educare cristianamente; alcune per motivi ideologici, altre per non “sfigurare” di fronte alle prime come se educare cristianamente i figli fosse disdicevole.
Rivolgo un appello anche alle ragazze, piccole e grandi, che frequentano il catechismo: prendetelo sul serio perché gli anni passano velocemente. Vi troverete a essere mamme in un batter d’occhio e allora starà a voi portare avanti il messaggio di Gesù.