Ho già segnato sul calentario del 2023 ben 12 Matrimoni. A breve potrebbero anche aggiungersene altri e quindi sono molto contento perché vuol dire che siamo in ripresa.
Per quanto riguarda il così detto “corso” in preparazione alcuni lo seguono con me, coppia per coppia, altri invece con i sacerdoti del Vicariato insieme con tante altre coppie.
Vanno bene entrambi. Ovviamente con chi lo ha seguito con me resta una confidenza e un affetto speciale che può essere di aiuto sia per me che per loro.
Proprio parlando con coloro che seguono il corso con me sono entrato delle volte nell’argomento riguardante la “festa” e mi sono reso conto che spesso contano più i genitori degli sposi che gli sposi stessi. Sono proprio loro infatti che decidono e organizzano – spesso esagerando – creando disappunto negli sposi che però, obtorto collo, sono costretti a subire le scelte dei genitori che investono molti soldi.
Mi capitato più volte infatti di aver convinto gli sposi a mantenere un basso tenore nell’organizzazione della festa evitando esagerazioni e a ritrovarmi poi a sfarzi e lussi inappropriati.
Non sta a me fare i conti in tasca alle persone però, visti anche i tempi che stiamo correndo, una certa sobrietà non sarebbe male.
Non è certo motivo di vergogna organizzare in maniera semplice il proprio matrimonio: sono tanti, per fortuna, che lo capiscono e capitalizzano i doni matrimoniali per farne un uso più oculato in seguito. I familiari, superato il momentaneo disagio, capiscono e apprezzano certe scelte in controtendenza.