Ormai siamo alle porte. Il Natale si avvicina con grande gioia dei piccoli e enorme disagio dei grandi costretti dalla festa ritrovarsi insieme (pensate ai genitori separati…) e a farsi regali… inutili.
Come ho spiegato in chiesa dobbiamo essere capaci, per amore di Gesù, di superare tutte quelle angolosità che potrebbero fare e farci soffrire: non è facile ma per amore di Gesù tutto è possibile. Quindi diamoci da fare.
Il titolo della presente nota “+ & -” (più e meno) mi è venuto mentre ero sopraffatto da una cocente delusione che poi però è stata almeno in parte sanata da una gioia inaspettata.
La delusione. Ho offerto, col cuore in mano, un bel “pacco di Natale” a una coppia di …; insieme col dono in natura anche una piccola somma per trascorrere meglio in Natale. Bene, poche ore dopo ho ritrovato il dono abbandonato in mezzo alla strada quasi si trattasse di volgari e nauseanti rifiuti. Sono rimasto molto male pensando, oltre che a me, anche a tutti coloro che in questi giorni hanno riempito la canonica di doni per i poveri.
Purtroppo è così. Non voglio pensare male ma alcune persone pensano soltanto ai soldi: quando si presentano chiedono per avere alimenti, abiti, carrozzine per bimbi, pannolini per neonati ma in realtà pensano solo ai soldi!
Ho avuto però anche una bella soddisfazione. Mescolo un po’ le carte perché non vorrei che i donatori venissero riconosciuti. Dunque una coppia mi si è presentata offrendo un dono speciale per i propri genitori defunti: un “Corso Gregoriano” in loro suffragio da celebrarsi nel mese di Gennaio.
Mentre mi spiegavano questa loro richiesta ho visto che stavano per essere sopraffatti dall’emozione e quindi ho spostato il discorso ad altro argomento. Pensate un po’: un dono natalizio fatto di Messe, in suffragio dei propri genitori ormai defunti. Davvero bello, anzi incredibile visti i tempi che corrono.
A questo punto colgo l’occasione per spiegare cos’è un “corso gregoriano”. Sono trenta Messe, celebrate senza interruzione per trenta giorni consecutivi, in suffragio di defunti della stessa famiglia. La pratica è antichissima perché risale nientemeno che a Papa Gregorio Magno (fine del VI secolo). Viene praticata soprattutto nei monasteri dove risiedono più sacerdoti che hanno la possibilità di celebrare ogni giorno. Nella nostra parrocchia mi viene richiesta talvolta durante l’estate perché vengono celebrate sempre due Messa, una al mattino e l’altra nel pomeriggio.
In questo caso ho scelto un sacerdote di mia fiducia parroco in montagna che assolverà volentieri all’obbligo nel prossimo mese di Gennaio.