668. IN CAMMINO – Veglia di preghiera (2)

Sul TIRRENO di oggi c’è un bell’articolo riguardo alla Veglia di preghiera di questa sera. È un articolo completo in quanto riporta sia i particolari della veglia che le motivazioni che l’hanno pensata e voluta.

Aggiungo qualche ulteriore particolare spiegando come è nata l’idea di tenerla al Forte .

Le Veglie erano in origine due: una per invocare la pace nel mondo ed era curata dall’Azione Cattolica; l’altra per l’unità fra i cristiani e si teneva ai “macelli” nella chiesa del SS.mo Sacramento.

In questi ultimi anni, complice l’epidemia, ci sono stati problemi organizzativi (ma anche di presenze…) per l’una e per l’altra per cui abbiamo pensato di tenerne una soltanto mantenendo le due finalità.

La commissione composta dal parroco di Pozzi&Ponterosso, dal parroco di Capriglia e Capezzano e dal rettore della chiesa dei Macelli si è incontrata al Forte in mia presenza e ha stabilito di affidare l’impostazione e lo sviluppo della Veglia a don Edoardo che conosce meglio di tutti la realtà e i problemi del mondo slavo per aver frequentato più in più occasioni i monasteri ortodossi e al sottoscritto l’accoglienza e la parte logistica… Don Edoardo ha poi contattato i fedeli ortodossi e il pope di Viareggio e io ho fatto lo stesso con alcuni amici romeni e moldavi di Forte dei Marmi. In più ho affidato a Franco la redazione di un articolo sul quotidiano IL TIRRENO e al coro parrocchiale l’animazioe liturgica.

Stasera vedremo se è stata una buona idea oppure un buco nell’acqua… Non sarebbe il primo in questo tempo così difficile che stiamo vivendo: vengo a sapere, ad esempio, che anche l’incontro per le famiglie giovani a Ripa è andato deserto con grande dispiacere di Mons. Luca che l’aveva promosso e di don Roberto che l’aveva organizzato.

Non ci perdiamo d’animo e continuiamo a offrire la nostra modesta preghiera per la pace. Poi il Signore vedrà se accoglierla o meno.

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