I giornali sono in crisi. Perdono lettori giorno dopo giorno. Questo fenomeno deriva in buona parte dall’aumento del costo della carta (4%) ma anche dallo strapotere dei social che ormai hanno in mano tutta o almeno buona parte dell’informazione.
La cosa presenta alcune criticità che non tutti riescono ad avvertire. L’informazione social infatti è condizionata da precisi algoritmi che fanno leggere all’ignaro utente so e soltanto QUELLO CHE LUI VUOLE LEGGERE.
Mi spiego meglio. Anche i giornali, a seconda dell’indirizzo, nel presentare la notizia la commentano secondo il proprio metro di giudizio che è determinato dall’ideologia (liberale oppure marxista) e condizionato dalla politica (di destra, di centro, di sinistra) e dal mercato della pubblicità (maggiore è la pubblicità maggiore è l’importanza del giornale).
Ma se uno desidera avere notizie più precise acquista più giornali e riesce a farsi un’opinione certa. È chiaro che se uno acquista e legge soltanto un certo giornale sa in partenza che la notizia potrebbe essere di parte.
Nel caso dei social soprattutto di Facebook, di YouTube ecc. non è così! Infatti se uno clicca su una certa notizia (anche falsa) l’algoritmo continua a inviargli notizie di quel tipo per cui uno SI CONVINCE D’ESSERE NEL VERO ANCHE SE È NEL FALSO.
Alcuni prendono per oro colato quanto appare su internet ma non è così. Fate pure la prova. Cliccate, ad esempio, anche una sola volta su un argomento a piacere che so… l’aspetto fisico degli alieni e subito verrete inondati di fotografie, filmati, articoli al punto da convincervi d’essere in mezzo ai marziani…
Tutto questo avviene anche e soprattutto in ambito religioso in cui ci sono alcuni SEDICENTI ESPERTI che sparano “balle mostruose” riguardo alle “visioni”, al Papa, alla “dottrina cristiana” e plagiano coloro che sanno poco o niente di teologia, di catechismo e simili.
Voi direte. Beh, poco male. Peggio se si trattasse di medicina, di finanza, di leggi. È vero perché nel primo caso si muore, nel secondo si perdono tutti i soldi, nel terzo si finisce in galera… e via discorrendo.
Ma guardate che anche in ambito religioso si va incontro a situazioni drammatiche per non aver avuto la forza di spengere internet e di FREQUENTARE UN CORSO DI TEOLOGIA o almeno di leggersi un bel testo di catechismo.