Prima di passare all’argomento di oggi un richiamo a quello di ieri… Dallo spoglio delle risposte pare che il “cagnone” vinca alla grande. Staremo a vedere cosa succede nei prossimi giorni!
Chiusa questa breve parentesi passo all’argomento di oggi: le “ceneri” che danno inizio al tempo quaresimale in preparazione alla Pasqua.
In genere sono presenti molte persone alla funzione serale che prevede l’imposizione della cenere. Presenti e – aggiungo – molto consapevoli.
Ma, consapevoli di cosa?
Consapevoli di due cose.
La prima: che noi siamo davvero “niente”; basta una febbriciattola a 37.mezzo per andare KO e farci precipitare in depressione atterriti dalla possibilità che la febbre sia la spia di una patologia gravissima ecc. ecc. Questa consapevolezza ci rende da una parte felici d’essere in vita e dall’altra attenti a non farci troppe illusioni quasi fossimo immortali!
La seconda: che riconoscendo umilmente davanti a Dio la nostra debolezza fisica e spirituale gli diventiamo molto cari; il Signore, com’è noto, gradisce chi si presenta a Lui “col capo chino” e lo aiuta a riprendersi. Un messaggio di speranza che ci fa molto bene!
La cenere che viene imposta è quindi al contempo un atto penitenziale e un atto di speranza nella consapevolezza che il Signore non ci abbandona al nostro destino di esseri mortali.
Tutti si possono avvicinare per riceverla? Certo, tutti. Anche i peccatori? Dai, non scherziamo. Se dovessero presentarsi soltanto i santi sarebbero veramente pochi a mettersi in fila.
La cenere è soprattutto per noi peccatori! Quindi avviciniamoci certi se non proprio del suo perdono almeno dell’aiuto che ci offrirà per riprenderci.