Già ho scritto qualcosa ieri. Aggiungo oggi qualche dettaglio al fine di aiutarvi a vivere questo “evento” – che di questo si tratta viste le circostanze epidemiche che negli anni passati lo hanno reso impossibile – con lo spirito giusto.
Dunque la dizione esatta dell’appuntamento è “processione penitenziale di Gesù morto”. Tengo a sottolineare l’aggettivo “penitenziale” onde evitare che qualcuno lo scambi per un momento folkloristico proposto tanto per raccogliere gente.
“Penitenziale” significa che ci troviamo insieme a camminare e pregare per invocare il perdono di Dio per le nostre cattiverie e per le cattiverie dell’intera umanità… e di questi tempi sono davvero tante, purtroppo!
Partecipando – visto che si tratta di sfilare in pubblico – è come se riconoscessimo davanti a tutti la nostra condizione di poveri peccatori, incapaci di bontà senza l’aiuto di Dio.
In quel momento poi rappresentiamo l’intera umanità peccatrice inclusi coloro che proprio in questo tempo di guerra si stanno macchiando di sangue le mani.
Per questo motivo la processione diventa anche una “richiesta d’aiuto” al Signore e un “messaggio” per chi non ne vuol sapere di smetterla.
Nel corso della processione invocheremo più e più volte la Madonna con il Rosario dell’Addolorata e canteremo il versetto antico che dice: STABAT MATER DOLOROSA, IUXTA CRUCEM LACRIMOSA, DUM PENDEBAT FILIUS (Stava Maria dolente e in lacrime vicino alla croce donde pendeva il Figlio) per sentire vicina la Madonna nel nostro cammino di purificazione.
Fin d’ora mettete in calendario la vostra partecipazione e anzi fatevi promotori di questa inziativa.