I carabinieri di Forte dei Marmi hanno lanciato una campagna di informazione per aiutare la popolazione a prevenire i furti. Ieri ho partecipato anch’io alla lezione tenuta dal Comandante della locale stazione nella sala delle riunioni g.c. dall’Istituto Canossa.
L’argomento, molto interessante, riguardava più tipi di truffatori e più tipi di truffa.
Fra i truffatori si distinguono quelli seriali e quelli occasionali.
Fra questi ultimi, alcuni costretti dalla necessità, che ovviamente non fanno testo: si riconoscono immediatamente perché non sono abituati a ingannare. Mi capitano spesso e riesco sempre a smascherarli perché si coprono di rossore quando addirittura non si mettono a lacrimare. In questo caso non riesco ad allontanarli ma li aiuto per quanto posso consapevole che momenti difficili possono capitare a tutti.
Lo stesso con gli zingari che vengono ogni settimana a chiedere denaro e alimenti salvo poi disfarsene (degli alimenti) appena ho chiuso la porta. Li conosco da sempre e sono innocui anche se petulanti a non finire… È nel loro DNA quello di elemosinare e quindi c’è poco da fare.
Con quelli seriali il discorso è diverso. Ci sono alcuni davvero sfacciati esperti di taccheggio, di contraffazione, di falso, di predazione ecc. Non si accontentano di pochi spiccioli ma tendono tranelli ingegnosissimi al solo fine di ingannare i più anziani senza alcuna pietà!
Si presentano facendo il nome di una persona conosciuta o simili e poi sfiniscono a furia di discorsi cercando di prendere tempo… per individuare qualcosa da rubare. Io stesso ci sono caduto più e più volte perché essendo un sacerdote sono accogliente con tutti.
Con questi l’attenzione non è mai troppa. La regola vuole – così hanno spiegato i carabinieri – che prima di far entrare in casa queste persone è bene allertare i nostri conviventi: in due è più facile difendersi!