722. IN CAMMINO – S.Pietro in Palazzi

Sono tornato tardi e mi sono pure stancato ma ne è valsa la pena. Erano anni che non andavo a San Pietro in Palazzi e ci sono tornato volentieri.

Il paese è all’estremo confine sud della Diocesi, nel Comune di Cècina, quindi lontanissimo da Pisa eppure è proprio lì che pulsa il cuore della Diocesi quanto meno per ciò che riguarda l’attività socio-caritativa.

Non a caso quando Papa Giovanni Paolo II venne a Pisa per la visita pastorale iniziò proprio da San Pietro in Palazzi!

A San Pietro sorge infatti la Casa Card. Maffi (oggi Fondazione Casa Card. Maffi) che ospita anziani, ammalati e disagiati di ogni tipo assicurando loro attenzione e assistenza: è un complesso che nelle varie sedi accoglie un migliaio di persone fra ospiti e assistenti.

Tutto è nato dal buon cuore e dall’intelligenza di un sacerdote che, dal nulla, ha creato questa cittadella della carità. Quando venne inviato come parroco il paese era un piccolo borgo sconosciuto nella “maremma pisana”. La zona era stata bonificata da poco ma era ancora una zona depressa senza alcuna posibilità di sviluppo.

Ci pensò don Pietro Parducci, così si chiamava il parroco, che iniziò offrendo ai più piccoli un asilo per poi proseguire con una casa-famiglia per i ragazzi orfani di guerra, un ospizio per gli anziani e un ricovero sanitario per i minorati psichici e fisici.

Gli inizi furono difficili ma grazie alla sagacia di don Pietro e alle sue frequentazioni politiche (era stato compagno di scuola di illustri politici pisani) riuscì a consolidare la sua creatura.

E quando altri politici (e non solo) tentarono di sottrargliela la difese con le unghie e con i denti fino a farsi una fama di prete duro e arrogante ma in realtà era un uomo dolcissimo che reagiva come può reagire una madre alla quale insidiano i figli! E questo fino all’ultimo giorno della sua vita…

Nella rivista d’estate vorrei presentare questa realtà e per questo motivo sono andato alla casa-madre per scattare qualche foto e raccogliere qualche informazione. Sono certo che vi farà piacere, quando uscirà, leggere qualcosa su di lui e sulla sua “Casa” che nel frattempo si è ingrandita ed è presente anche in altre regioni d’Italia.

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