Davvero incredibile… le persone buone vengono sbeffeggiate e quelle cattive osannate (forse per paura); e così le testimonianze di onestà, di amor civico, di fede ecc.
Metto a fuoco soltanto l’ultimo punto, quello riguardante la testimonianza della fede cristiana che non è il più importante ma certo molto indicativo.
Giorni indietro, scrivendo a proposito della devozione a Santa Rita, facevo riferimento a una conosciuta imprenditrice che dalla scoperta della Santa è giunta alla scoperta del Signore. Come avrete notato mi sono ben guardato di scriverne il nome.
Ugualmente, circa due mesi or sono, scrivendo dell’avvicinamento alla fede e alla pratica religiosa di un notissimo personaggio politico, ho omesso il nome.
In entrambi i casi, nel momento in cui i due personaggi in questione mi hanno confidato la loro convinta scelta di fede giunta dopo anni e anni di lontananza, li ho “supplicati” di non dare notizia pubblica della loro “conversione”.
E perché?
Perché, come scrivevo all’inizio della presente nota, il nostro ambiente è pieno di personaggi che fanno dell’insulto gratuito il loro mestiere quotidiano.
Li avrebbero senz’altro dileggiati affibbiando loro epiteti volgari di ogni tipo sottolineandone l’anzianità o l’incapacità a tenere il passo dei tempi o chissà cosa altro…
Ho esperienza diretta di questo fenomeno assurdo che costringe non solo i credenti ma anche tante persone buone, oneste, civiche… a nascondere i propri sentimenti per tema d’essere svillaneggiati (o additati come “provocatori”)
E purtroppo sono i più giovani a farne le spese di questa assurdità: a furia di ascoltare chi predica l’arroganza, la violenza, l’inganno, il menefreghismo, l’ateismo si convincono che questa è l’unica strada da seguire per farsi un “nome”.
Davvero triste!