Questa sera, tutti insieme soci effettivi e di capitale, ci troviamo in un locale di Via Morin a consumare una cenetta a base di pizza. Nell’occasione ringrazierò tutti i presenti ( e pure i titolari della pizzeria ) per il servizio di carità che portano avanti con lodevole impegno.
Mi piace a questo punto spiegarvi chi sono e cosa fanno i Vincenziani e, ancora, qual è la differenza – se c’è – rispetto alla Caritas.
Allora i Vincenziani sono donne uomini che offrono due/tre ore di tempo ogni giovedì – estate e inverno – per andare a fare visita a persone/famiglie disagiate.
È ovvio che anche se la “visita” è una visita di cortesia e quindi un momento per scambiare una parola. Con tutto questo tengono gli occhi aperti e nel caso ce ne fosse necessità coinvolgono persone/istituzioni per risolvere i predetti disagi.
Alcune famiglie poi stentano ad arrivare a fine mese e allora, attingendo alla cassa di solidaretà, consegnano in modo discreto qualche soldino per integrare la magra pensione di chi è anziano o ammalato.
Questi sono i soci “effettivi”. Quelli “di capitale” sono coloro che offrono qualche somma ogni mese per dare la possibilità agli “attivi” di aiutare chi è in difficoltà.
Va da sè che in molti casi gli “attivi” sono anche “di capitale” e viceversa perché chi è generoso nell’offrire il tempo sovente è generoso anche nell’aiutare finanziariamente.
Quanto alla CARITAS p’er alcuni versi assomiglia alla San Vincenzo; per altri no perché offre soprattutto “ascolto” e “indirizzo di vita” a chi non sa dove sbattere la testa. Per questo opera in stretto rapporto con la Diocesi. Qui in Versilia c’è già un centro di ascolto per Pietrasanta e potrebbe essercene a breve uno anche per le parrocchie della costa… Vedremo. Intanto abbiamo un rappresentante molto qualificato che tiene i rapporti con la Diocesi… e questo non è poco.