Vi scrivevo ieri della festa di Sant’Ermete che è andata benissimo.
Non così la giornata di Domenica! La mattina siamo rimasti chiusi in chiesa per la pioggia che cadeva a scrosci. E nel pomeriggio…
Stavo facendo un riposino quando mi hanno svegliato di soprassalto perché il parco delle Suore era stato invaso dalle api: un alveare, posto a una decina di metri dal suolo, aveva perduto un pezzo e le api si erano diffuse ovunque.
Mi sono subito allarmato un po’ per l’incolumità delle suore e poi perché, avendo in programma le due celebrazioni pomeridiane (da notare che Lorenzo aveva già provveduto a stendere oltre 300 sedie) ho pensato all’incolumità dei fedeli.
Nel frattempo sono giunti i vigili del fuoco che però non hanno potuto fare più di tanto non avendo a disposizione gli strumenti per recuperare le api. Sono riusciti però, a stretto giro di telefonate, a rintracciare un apicoltore che dopo un paio di ore si è presentato dotato del necessario.
L’alveare però era posizionato in alto per cui è stato necessario recuperare anche un “cestello” per portare a termine l’impresa.
Mentre l’apicoltore svolgeva il suo lavoro (davvero incredibile come trattava le api… sembrava le conoscesse una per una) noi eravamo tutti a naso all’insù a vedere quanto stava facendo.
Nel giro di poco tempo è riuscito a portare a terra l’alveare chiudendolo un un’arnia aprendo al contempo una porticina per far rientrare le apette che erano in giro ronzando sulle nostre teste.
E così è stato. L’arnia è rimasta poi a terra fino alla tarda serata, sempre con la porticina d’ingresso aperta, ad attendere le api in giro per raccogliere i pollini e così le Messe sono saltate…
I fedeli sono stati molto comprensivi anche perché il cartello posto all’ingresso parlava chiaro: “Parco invaso da api inferocite! Pericolo di punture dolorosissime”.