77. IN CAMMINO – L’alveare

Vi scrivevo ieri della festa di Sant’Ermete che è andata benissimo.

Non così la giornata di Domenica! La mattina siamo rimasti chiusi in chiesa per la pioggia che cadeva a scrosci. E nel pomeriggio…

Stavo facendo un riposino quando mi hanno svegliato di soprassalto perché il parco delle Suore era stato invaso dalle api: un alveare, posto a una decina di metri dal suolo, aveva perduto un pezzo e le api si erano diffuse ovunque.

Mi sono subito allarmato un po’ per l’incolumità delle suore e poi perché, avendo in programma le due celebrazioni pomeridiane (da notare che Lorenzo aveva già provveduto a stendere oltre 300 sedie) ho pensato all’incolumità dei fedeli.

Nel frattempo sono giunti i vigili del fuoco che però non hanno potuto fare più di tanto non avendo a disposizione gli strumenti per recuperare le api. Sono riusciti però, a stretto giro di telefonate, a rintracciare un apicoltore che dopo un paio di ore si è presentato dotato del necessario.

L’alveare però era posizionato in alto per cui è stato necessario recuperare anche un “cestello” per portare a termine l’impresa.

Mentre l’apicoltore svolgeva il suo lavoro (davvero incredibile come trattava le api… sembrava le conoscesse una per una) noi eravamo tutti a naso all’insù a vedere quanto stava facendo.

Nel giro di poco tempo è riuscito a portare a terra l’alveare chiudendolo un un’arnia aprendo al contempo una porticina per far rientrare le apette che erano in giro ronzando sulle nostre teste.

E così è stato. L’arnia è rimasta poi a terra fino alla tarda serata, sempre con la porticina d’ingresso aperta, ad attendere le api in giro per raccogliere i pollini e così le Messe sono saltate…

I fedeli sono stati molto comprensivi anche perché il cartello posto all’ingresso parlava chiaro: “Parco invaso da api inferocite! Pericolo di punture dolorosissime”.

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