Domenica prossima sarà la festa liturgica del Bambino Gesù di Praga. Ve ne accenno brevemente perché anche questa mattina ho vari appuntamenti importanti da rispettare. In più devo andare da Paolo, vicino alla vecchia sede dei vigili, a farmi i capelli perché in casa cominciano a farmi guerra trovandomi un po’ troppo trascurato. Ne scriverò più diffusamente domani, sempre a Dio piacendo, che dovrei essere più libero almeno nella tarda mattinata.
Dunque la storia di queste piccole immagini di Gesù Bambino presenti nei vari conventi dei padri Carmelitani risale addirittura ai tempi di una grande mistica spagnola: Teresa d’Avila.
Aveva l’abitudine di offrirne una copia quando apriva una nuova comunità!
La tradizione di offrire la statuetta è andata avanti anche dopo di lei e così sappiamo dalla storia che una statuetta d’origine spagnola finì a Praga, dono di una nobildonna di quella città.
Un padre carmelitano, Padre Cirillo se non ricordo male, ne diffuse la devozione che poi, pian piano si è diffusa da Praga in tutta Europa. Anche in Italia, ad Arenzano c’è un grande Santuario e un importante centro di spiritualità che si ispira al Bambino Gesù di Praga.
Ma com’è giunta al Forte questa devozione? Ve ne scriverò diffusamente domani: