È tutta la mattina che “trotto” avanti e indietro offrendo generosamente il mio servizio di parroco ma è un’impresa impossibile: sono tali e tanti i problemi che c’è da perdere la testa… letteralmente!
Per lo più si tratta di problemi pratici/logistici che, pur essendo secondari rispetto a quelli pastorali/spirituali, di fatto mi impegnano al massimo.
Comincio dal problema dei matrimoni nella chiesa di Roma Imperiale: sto pensando, seriamente, di non accettare più matrimoni nella chiesa all’aperto perché i fiorai e gli sposi mi stanno rendendo la vita difficile se non impossibile.
Un tempo c’erano le panche in ferro e plastica che poi fui costretto a togliere perché alcuni bambini, sfuggiti di mano alla mamma, si erano feriti con gli spigoli.
Posi quindi delle seggioline color rosso-mattone che fui costretto appena dopo un anno perché non si intonavano all’ambiente boschivo…
Allora le acquistai di colore verde-bosco: niente! Non andavano bene perché era un verde troppo intenso che sapeva di jungla.
Allora le presi di colore bianco: non andavano bene nemmeno stavolta perché avevano i braccioli che impedivano l’allestimento con la gualdrappa.
Ho chiesto ai fiorai di NON PROPORRE SEDIE ALTERNATIVE ALLE NOSTRE ma non c’è niente da fare. Gli sposi mi dicono che è stata una proposta del fioraio… i fiorai mi dicono che è stata una richiesta degli sposi… il risultato è che sono costretto a ogni matrimonio a mettere e togliere le sedie in dotazione alla chiesa per accontentare gli uni & gli altri… se non ci fossero quelle benedette persone che mi aiutano non saprei proprio come rimediare!
Ma questo soltanto uno dei problemi. Inizia l’anno pastorale: catechismo, date, riunioni, pellegrinaggi, documenti vari, percorso sinodale ecc. ecc.
I miei confratelli smaniano per iniziare l’anno pastorale… io mi sento male solo al pensarci perché non so da quale parte cominciare. Speriamo bene.