Questo pomeriggio si è tenuta la celebrazione eucaristica in onore della Madonna del Sole, in piazza, a Pietrasanta.
Penso che il proposto e i suoi collaboratori abbiano lavorato moltissimo per preparare la liturgia: cavi, microfoni, casse acustiche, sedie, transenne… ma, come qualcuno ha detto, quando si lavora per il Signore non si avverte la fatica!
Nonostante i problemi legati al virus non sono mancati i fedeli e nemmeno i confratelli sacerdoti e diaconi. Ottimo anche il servizio d’ordine curato dalla Misericordia, dall’Unitalsi e da altri gruppi che però non sono riuscito a riconoscere.
L’Arcivescovo ha commentato le letture bibliche e ha parlato della devozione alla Madonna. Io ho parlato al termine della celebrazione facendo presente ai fedeli che nell’occasione davamo inizio all’anno pastorale.
L’anno pastorale è l’equivalente ecclesiastico dell’anno sociale. Va da Settembre a Giugno. In questo periodo si propongono iniziative specifiche atte a favorire una maggiore conoscenza della Parola di Dio a tutti i livelli.
Si va dal catechismo per i piccoli ai gruppi famiglia per i grandi; dal servizio Caritas allo studio della dottrina sociale; si cura poi in modo particolare la liturgia eucaristica e gli altri sacramenti.
Ovviamente la Chiesa e quindi la Diocesi, il Vicariato, la Parrocchia non sono aziende. In queste è la resa economico-finanziaria a stabilire la riuscita di una iniziativa.
Nel nostro caso si lavora a livello umano-spirituale, tenendo ben presente il Vangelo, meglio la persona di Gesù Cristo, per cui anche un apparente fallimento può essere un successo… Non scrivo questo per giustificare impegno modesto o scarsi risultati ma per sottolineare che tutta la pastorale va vista/considerata alla luce del Mistero della Salvezza in altre parole alla luce del sacrificio di Gesù Cristo sulla croce.
La questione andrebbe spiegata meglio ma adesso sono stanco… a domani!