I nostri amici sono ormai sulla via del rientro. Dovrebbero fare ritorno a casa, nella piazza dei pullman, intorno alle 22.00.
Ieri sera mi sono giunte varie foto e alcuni video della loro esperienza. Hanno provato anche a contattarmi ma avevo il telefono scarico e quindi sono riuscito a scambiare poche parole con alcuni (invitandoli poi a salutare gli altri).
Tra le foto che potrete visionare c’è quella di don Yudas a fianco del candeliere posto davanti alla grotta delle apparizioni, quella della processione che sfila davanti alla facciata della chiesa grande e quella della Via Crucis; c’è anche un video con un momento della preghiera comune nella grande chiesa coperta.
Dall’espressione dei volti – li vedo tutti molto felici – mi pare di capire che l’esperienza è stata utile a tutti per rinsaldare la fede e apprezzare lo spirito comunitario al di là delle differenze di recapito dei partecipanti…
Ringrazio Dio per loro e per i loro familiari invitando al contempo anche voi, cari lettori, a fare almeno una volta nella vita l’esperienza del pellegrinaggio a Lourdes.
Un pellegrinaggio non è una gita turistica: In alcuni momenti, soprattutto nel corso delle lunghe ore del viaggio, ci può essere lo stesso spirito cameratesco. Ma poi giunti al santuario cambia tutto: ognuno si ritrova con i propri problemi – soprattutto le proprie sofferenze – e tutto il resto scompare. Davanti alla grotta la mente e il cuore si affollano di ricordi, di richieste e – può darsi – gli occhi si riempiono di lacrime.
L’ultimo giorno poi viene da pensare. Potrò tornare il prossimo anno? Oppure: sarà l’ultima volta? Oppure ancora: mi ci porteranno perché inabile a camminare? E allora sì che sgorgheranno le lacrime!
Chiudo questa nota invitandovi a programmare almeno una volta nel corso della vita un pellegrinaggio a Lourdes.
La parrocchia lo organizza ogni anno calmierando i costi (lo abbiamo fatto anche quest’anno nonostante il numero ridotto dei partecipanti, grazie ad alcuni benefattori) proprio per dare questa possibilità a tutti anche a chi non se lo potrebbe permettere. Pensateci per il prossimo anno.