Anche oggi la giornata inizia con una brutta notizia e cioè il bombardamento di un ospedale a Gaza.
Da quanto ho letto non è un ospedale “normale” ma è un ospedale di proprietà di un ente benefico americano gestito dal Patriarcato di Gerusalemme.
Sui giornale – non abbiamo fonti di informazione diretti – i contendenti si rimpallano le accuse. Gli israeliani negano il coinvolgimento; lo stesso fanno i portavoce di Hamas… intanto ammalati e medici, quelli che si sono salvati dal bombardamento, sono allo sbando, dimenticati da tutti.
Ieri abbiamo pregato per la pace e continueremo a farlo nelle prossime settimana. A giorni attendiamo la visita di padre Damiano, uomo di pace e apostolo del perdono in nome di Dio in mezzo agli hezbollah del Libano…
Queste occasioni sono importanti, a mio avviso, per confermarci nel proposito di invocare la pace e il dono dello Spirito santo per coloro che hanno responsabilità politiche e non solo…
Adesso mi spiego. È evidente che dietro certe scelte terroristiche in un caso e militari nell’altro ci stanno delle menti politiche che ritengono chi un modo e chi nell’altro di volgere a proprio vantaggio l’opinione pubblica e di avere consenso.
Se queste stesse menti politiche, ovviamente con l’aiuto di Dio, provassero a individuare un percorso comune di intesa tutto potrebbe cambiare. Pensiamo ad esempio a un nostro conterraneo, campione del dialogo fra le parti, l’indimenticabile sindaco di Firenze La Pira eccellente mediatore fra le parti in nome della fraternità umana!
Ci sono enormi responsabilità anche a livello religioso. La storia ci insegna che chi semina violenza in nome di Dio viene travolto dalla violenza stessa. Dio non sta dalla parte dei violenti ma dei miti e di coloro che amano la pace.