Improvvisamente abbiamo inziato ad avvertire il profumo del Natale. È stato sufficiente un leggero abbassamento della temperatura, qualche goccia d’acqua gelata e un po’ di vento per farci entrare nel clima del Natale.
E subito è spuntato il mercatino con tante piccole bancarelle e in più un grazioso giardinetto ad arricchire il tutto.
Siamo quindi tutti in attesa che anche le luci si accendano, la musica e i canti si diffondano e il paese si riempia di grandi e piccini in festa.
Per chi frequenta la chiesa questo è il tempo dell’avvento: il Signore sta per venire e noi lo attendiamo col cuore puro, pronto all’incontro.
L’Avvento richiama l’impegno a farci trovare preparati, spiritualmente e materialmente. È il tempo in cui, con la preghiera e le opere buone, facciamo posto a Gesù nel presepio del nostro cuore.
Tutte le letture bibliche di questo periodo ci richiamano al dovere di fare posto al Signore e noi ci proviamo raccogliendoci in silenzio a riflettere sul nostro modo di fare… di ragionare…
È il tempo del “ritiro spirituale” in cui consentiamo alla “luce” del Vangelo di illuminare anche gli angoli più riposti del nostro cuore. Ma non per uno sterile masochismo bensì per tornare a splendere della grazia battesimale, per tornare a essere puri come negli anni della nostra infanzia.
È il miracolo del Natale che ogni volta ci rinnova facendoci ritrovare lo slancio spirituale dei nostri tempi migliori.