La scelta di unire le due forme di benedizione della famiglia, quella tradizionale con il sacerdote che si reca a casa per benedire e quella imposta dall’epidemia e successivamente mantenuta di consegnare ai fedeli l’ampolla con l’acqua benedetta perché facciamo da soli… funziona.
Il termine è brutto ma ci consente di capire… presto e bene!
Da quando ho esposto per la consegna le ampolle ne sono state ritirate circa 700 e tutti coloro che le hanno ritirate ne hanno fatto l’uso suggerito: alla sera, raccolti intorno alla tavola già pronta per la cena, si sono raccolti in preghiera per poi “segnarsi” devotamente e accomodarsi a tavola.
L’ampolla poi è stata “requisita” dalla mamma e posta in un luogo privilegiato dell’abitazione a disposizione di tutti i famigliari. NON HO DUBBI che quanto mi è stato riferito sia un bluff. Non avrebbe senso! e quindi sono rimasto contento.
Ma anche le mie visite al domicilio per la benedizione in presenza non sono state da meno. Bellissime esperienze che mi hanno, sì, fatto allungare i tempi di permanenza nelle case ma ne è valsa la pena. In quella mezz’ora o più è stato possibile scambiare una parola (e una preghiera) con viva soddisfazione mia e dei famigliari benedetti.
In più, sia i primi che i secondi, si sono ricordati dei poveri dandoci la possibilità di sostenere un buon numero di famiglie disagiate attraverso le dame di San Vincenzo…