Eh, sì. Dopo alcuni anni anni di lontananza dalla scuola (mi riferisco al Liceo cittadino) sono potuto tornare in qualità di esperto della materia che poi sarebbe la religione cattolica con Annessi e Connessi… A&C perché quasi ogni aspetto della vita sociale ed economica può essere considerato alla luce della Religione cristiana.
Faccio un esempio. La beatitudine evangelica che suona: “Beati i poveri” ha dei risvolti sia economici che sociali.
Economici… Chiedevo ai giovani di 5a Liceo che cosa fosse più importante fra un milione di Euro e una pagnottella di pane appena sfornato.
Mi hanno riposto che il milione di euro, cioè il dato finanziario, è senz’altro più importante della pagnottella.
“Anche a Gaza, sotto le bombe?”, ho chiesto.
“Certo che no!”, mi hanno risposto in coro.
Questo significa che il dato economico (il pane) è più importante rispetto a quello finanziario. Che è poi quello che vuol dire Gesù con la beatitudine sopra accennata e cioè che è meglio avere di che sfamarci piuttosto che avere un sacco di soldi.
Ma Gesù continua asserendo che “non si vive di solo pane” perché certo valori “sociali” quali l’amore, la libertà, la salute, gli affetti… sono più importanti del pane.
E anche questo è vero perché, ad esempio, qualsiasi genitore sarebbe disposto a fare digiuno pur di poter sfamare i propri figli. E c’è pure chi fa lo sciopero della fame pur di affermare la propria libertà!
Ne viene dunque che l’aspetto “umano” è più importante sia di quello economico che di quello finanziario.
Vi ho fatto un esempio per spiegare quanto scrivevo sopra e cioè che la religione cristiana è strettamente correlata a tantissimi aspetti della realtà socio-economica.