951. IN CAMMINO – Quarant’ore

Ho già spiegato (ai presenti in chiesa) il significato del temine ma lo ripeto volentieri anche per coloro che leggono la nota quotidiana sul nostro bog parrocchiale.

La tradizione vuole che Gesù sia rimasto chiuso nel sepolcro quaranta ore per poi risorgere. La stessa antica tradizione ha “studiato” per i fedeli una forma di devozione detta “Quarant’ore” (o anche Quarantore) in cui si contempla e si adora il Ss.mo Sacramento solennemente esposto all’altare maggiore.

L’origine di questa devozione, come molte altre del resto, è medievale e nasce nei monasteri. Dato però che le chiese monastiche erano aperte anche al culto pubblico la devozione è passata pian piano a tutte le chiese…

Le Quarantore (lo scrivo così, alla maniera antica) vengono solitamente proposte nel periodo pre – post Pasquale: in preparazione alla Pasqua nel primo caso, in ringraziamento nel secondo.

Nella nostra Parrocchia vengono proposte nella Settimana Santa in modo che i fedeli presenti possano, oltre che adorare il Signore, anche confessarsi con la dovuta calma.

Nei miei primi anni di permanenza al Forte in qualità di Parroco, venendo da una precedente esperienza in una chiesa antica in cui le Quarantore avevano un’importanza eccezionale (l’altare era una vero e proprio “giardino” di fiori con una “foresta” di candelieri e lumi), avevo promosso con successo questa devozione tant’è che ogni settimana, al mercoledì mattina e in contemporanea col mercato, esponevo il Ss.mo Sacramento per l’Adorazione Eucaristica…

Purtroppo a causa delle difficoltà determinate dai questuanti (come pure dalla emorragia dei residenti) sono stato costretto a posticipare l’Adorazione settimanale al pomeriggio del Giovedì e a ridurre l’orario delle Quarantore: poco meno di otto ore spalmate su tre giorni… davvero pochissimo tempo!

Dispiace ma al momento non è possibile fare di più.

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