Cari genitori, intanto vi invio il saluto delle catechiste (anche quelle sprovviste di computer) e delle Suore. Poi l’augurio che i vostri ragazzi sotto la vostra guida possano scoprire la bellezza e l’attualità del Vangelo e l’amore di Gesù per loro. Mi risulta che queste lezioni sono utili anche a voi.Ne sono particolarmente lieto. In effetti gli insegnanti più bravi, almeno per quanto riguarda l’educazione religiosa, sono i genitori e in particolarmente la mamma che, in quanto tale, ha il dono di trasmettere ai propri figli l’amore per il Signore molto più del parroco, delle suore e delle catechiste. Siate dunque orgogliose di questo ruolo e fate il vostro dovere senza avvertire sacrificio. Il Signore ve ne renderà merito. Ora aiutateli a pregare e leggete con loro la lezione.
Il secondo “dono” è quello dell’ INTELLETTO. Anche in questo caso, come per il dono della “sapienza” facciamo fatica a capire perché “intelletto” è un termine inusuale. Ma se usiamo “intùito” è più facile capire di cosa si tratta. Avere intùito, significa avere “immediata comprensione” di un “testo” o di una “situazione di vita”. Ad esempio, leggo una pagina di Vangelo e immediatamente capisco cosa Gesù mi vuol dire. Oppure, vado in discoteca a ballare (e fra pochi anni o forse mesi ci andrete anche voi) e capisco subito che quel tizio che mi regala le pasticche è uno spacciatore che cerca di farmi suo schiavo. Oppure, ancora, mi innamoro e capisco subito che quella persona mi ama oppure, al contrario vuol giocare con i miei sentimenti. Impara dunque, nella preghiera, a chiedere al Signore che ti conceda questo “dono” tanto importante.