Oggi vi spiego la settima beatitudine che dice: “Beati quelli che portano la pace”. Vi prego di leggere con attenzione perché le beatitudini spiegate fino a oggi, più o meno, ve le avevo già spiegate durante le lezioni dalle suore. Da oggi invece di tratta di spiegazioni del tutto nuove.
Allora la pace di cui parla Gesù non è semplicemente l’assenza della guerra. Se fosse così non ci sarebbero problemi perché, almeno a oggi, non ci sono guerre nel nostro paese. Gesù ci invita a guardare, a leggere nel nostro cuore perché è proprio nel cuore che cova l’odio, il rancore, da cui poi nascono i gesti di cattiveria, anche violenta, nei confronti dei nostri fratelli. Poi ci invita a fare di tutto per spegnere i “focolai di infezione” presenti in famiglia, a scuola, con gli amici.
Quindi quando avverti nel cuore il desiderio di vendicarti perché un amico ti ha fatto un dispetto, pensa a Gesù e lascia perdere. Vedrai che il tuo amico capirà lo stesso e ti chiederà scusa vedendoti triste. Così se in casa senti alzare la voce intervieni e prova a dire: “Non urlate che mi fate stare male. Già devo stare in casa tutto il giorno e poi vi ci mettete anche voi. Mi viene da piangere.” Vedrete che i vostri cari smetteranno subito di litigare e in casa tornerà la pace.