Gesù, lasciando i suoi amici, si raccomandò che si volessero molto bene facendo loro capire che volendosi bene avrebbero avvertito la sua presenza. E così fecero. Ma Gesù voleva che volessero bene anche agli altri? Un giorno che erano a tavola insieme per la Santa Cena (la Messa) e per spezzare il pane (fare la Comunione) ebbero un’idea. Loro erano soliti lasciare un posto a tavola, libero, pensando a Gesù. Così ci fu un apostolo che disse: “Perché non invitiamo un povero a mangiare con noi e lo mettiamo al posto di Gesù?” Gli altri furono d’accordo: “È vero, Gesù ci diceva sempre di pensare ai poveri, anche durante l’ultima cena.” E così fecero. Furono tanti i poveri che cominciarono a prendere il posto di Gesù. Gli apostoli avevano capito che non si può spezzare il Pane (fare la Comunione) trascurando i poveri che rappresentano Gesù.
Anche oggi, durante la Messa, i presenti depongono un obolo nella cassetta dove è scritto “AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA”. L’obolo viene “girato” alla associazione parrocchiale di carità che provvede, ogni mese, ad aiutare le famiglie in difficoltà del paese.