Catechismo prima confessione 15 lezione

Vi spiegavo che, per ricevere il perdono del Signore, dobbiamo avvertire dispiacere per le cattiverie commesse. In genere usiamo parole nostre per esprimere questo dispiacere. I piccoli sono soliti recitare una preghiera detta Atto di dolore.

Ma c’è un altro dettaglio che devi avere chiaro. Provo a spiegartelo ricorrendo a un’altra parabola di Gesù. Dice il Vangelo che un giorno Gesù incontrò sulla sua strada un certo Zaccheo. Era un piccoletto, ricchissimo, che non aveva riguardi per nessuno e per questo era odiato. I soldi li aveva fatti rubando. Riscuoteva le tasse per conto dell’Imperatore di Roma e quindi gli era facile mettere da parte tanti soldi anche per se stesso. Dunque ti dicevo che Gesù lo incontrò e andò a mangiare a casa sua. I presenti ci rimasero male lì per lì ma poi capirono perché Gesù era andato a pranzo… Infatti, finito il pranzo, Zaccheo aprì le porte di casa e disse ai presenti: “Amici, Gesù mi ha fatto capire che sono stato cattivo con voi rubandovi i soldi. Mi sono pentito e per penitenza vi restituirò il doppio di quanto vi ho rubato”. Immaginatevi gli applausi per Gesù e per Zaccheo!

Ecco l’ultimo particolare della Confessione: dopo che avrai detto i tuoi peccatacci, dopo che avrai dimostrato pentimento recitando l’atto di dolore il prete, nel nome di Gesù, ti perdonerà e di darà una PENITENZA (dire una preghiera, accendere una candela o qualcosa di simile…). Capito?

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