Un pochino più breve stamani perché sto aspettando le ceneri della Daniela per la benedizione. Quando, in questi giorni sentirete la campana “grossa”, dite una preghiera anche voi perché vuol dire che sto benedicendo un/una fratello/sorella, morto/a.
Ieri sera, ho suonato le campane, sono uscito fuori dalla chiesa per accendere una candela e mi sono inginocchiato davanti all’Addolorata per recitare il Rosario. Insieme con me, davanti alla televisione, tanti altri fedeli di tutta Italia si sono fermati a recitare il Rosario per chiedere a San Giuseppe di proteggere il nostro paese che sta per essere travolto da questa epidemia apparentemente inarrestabile.
Io, in aggiunta a questa lodevolissima intenzione ne ho aggiunto un’altra. Ho pregato per i morenti e per i defunti. Mi immagino infatti la sofferenza di sta morendo, solo, e la sofferenza atroce dei familiari che aspettano la comunicazione telefonica del decesso. San Giuseppe, come sapete, è il patrono dei morenti e per questo li ho affidati a lui.
Mi è venuto anche da pensare ai defunti: non è molto una preghiera ma quando le preghiere sono rivolte con il cuore il Signore le gradisce moltissimo.
Un appello quindi anche a voi, soprattutto a voi signore più anziane. Lasciate sul tavolo il cellulare, spegnete la televisione e tenete in mano il Rosario come quando eravate bambinette e lo recitavate tutti i giorni dalle Suore. Pregate per chi muore e per chi, purtroppo, è già morto. Il Signore vi ricompenserà.
+ don Piero