Pellegrinaggio a S. Giovanni Rotondo

20160314_193705Nei giorni 7 – 8 e 9 Marzo si è tenuto il nostro annuale pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, al santuario di san Pio. Come sempre è stato un bel pellegrinaggio anche se non sono mancati gli inconvenienti…

Ma è stato un pellegrinaggio parrocchiale o vicariale? Il quesito si pone visto che su questo sito compaiono soprattutto argomenti legati al vicariato! La risposta è semplice: formalmente è stato un pellegrinaggio parrocchiale ma di fatto è stato anche vicariale perché vi hanno partecipato devoti di quasi tutte le parrocchie della Versilia.

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Le esperienze belle sono state molteplici: in particolare quest’anno siamo rimasti molto colpiti dalla testimonianza semplice e sincera di Antonio, uno dei sacristi del santuario, che ha avuto l’incarico di organizzare il pellegrinaggio a Roma e a Pietrelcina delle sante spoglie di Padre Pio. Ci diceva, con l’orgoglio tipico dei sangiovannesi, che a Roma è stato un trionfo con oltre cinquecentomila fedeli che si sono raccolti in san Pietro nei tre giorni di permanenza, con gli automobilisti che passavano dall’iniziale nervosismo nell’incontrare il corteo ai gesti di devozione quando capivano che si trattava della processione del santo. A Pietrelcina poi è stato un tripudio con ben 428 pullman a invadere la cittadina trasformata per tre giorni in un’unica grande famiglia di trentamila persone…

Tornando al nostro pellegrinaggio non è mancato un episodio gustoso quando, raccolti per la foto-ricordo abbiamo avuto l’improvvisa visita di un bel quattro-zampe bisognoso di coccole che si è messo in posa con noi per poi accompagnarci lungo tutta la Via Crucis (con una breve parentesi alla tredicesima stazione quando si è messo a rincorrere i piccioni).

I contrattempi sono stati causati da improvvisi attacchi febbrili che hanno costretto 8 partecipanti a una forzata rinuncia. A Roma poi, per il pericolo di attacchi terroristici, abbiamo dovuto superare un attento controllo curato da militari in armi con conseguente disagio soprattutto da parte dei più anziani.

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GIUBILEO DEL VICARIATO DELLA VERSILIA

Il ciclone “Golia”, annunciato con enfasi dalla protezione civile nei giorni immediatamente precedenti, ci ha tenuto col fiato sospeso fino all’ultimo ma poi tutto è andato al meglio.

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foto di Mario Zorrone

Puntualissimi ci siamo ritrovati in Camposanto vecchio per il rito d’introduzione e la riconciliazione dei fedeli per poi accedere al Battistero per la memoria del Battesimo e l’invocazione allo Spirito santo. Eravamo circa 500 persone ma tutto è filato liscio senza contrattempi di sorta a parte lo spavento per il pauroso ondeggiare della Lally al fonte battesimale.

L’ingresso in Cattedrale è avvenuto sotto una leggera pioggerella per niente fastidiosa così che tutti hanno potuto varcare la “porta santa” in assoluto silenzio e raccoglimento. I vari Cori parrocchiali hanno eseguito canti scelti dando spazio anche al canto a voce di popolo per rendere ancora più partecipato il sacro rito.

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Mons. Arcivescovo, con i parroci a fare corona all’altare, ha commentato  le letture bibliche del giorno fornendoci indicazioni molto concrete su come trasmettere il messaggio giubilare all’interno della famiglia e precisamente invitandoci a pregare insieme con i nostri cari.

Al termine della celebrazione il mio saluto, in qualità di Vicario, e un po’ di ilarità per il riferimento al ciclone precedentemente detto.

Il rientro è stato decisamente tumultuoso perché nel frattempo aveva cominciato a piovere intensamente e si era levato il vento ma i disagi non ci hanno fatto perdere il buonumore.