È andato tutto bene nel senso che sono riuscito a fare quanto avevo programmato per la giornata inclusoa la cena conviviale degli amici del “distributore”.
Sono stati molto carini e accoglienti a cominciare dal padrone di casa che voleva a tutti i costi riempirmi gratuitamente di benzina il serbatoio della… bicicletta! Ci sono andato volentieri perché in quell’ambiente si respira ancora l’aria tipica della Forte dei Marmi antica: (al riguardo ho scovato una pagina del 1881 che vi farà piacere: la pubblicherò nella rivista di Natale).
Sono stato bravo anch’io perché non si sono nemmeno accorti di quello stavo facendo smanettando sul cellulare.
Ieri infatti, nel pomeriggio, è morto don Roberto Bovecchi di Pietrasanta, già canonico del Duomo e responsabile della Pastorale sanitaria al “Versilia”.
Da tempo si era infermato ed ero riuscito a farlo ricoverare alla Fondazione Cardinale Maffi di Mezzana a San Giuliano Terme firmando per lui l’impegnativa in qualità di familiare.
Quando dunque è morto, nel primo pomeriggio alle 14.30, mi hanno subito chiamato e da quel momento e fino alla sera non ho fatto altro che correre avanti e indietro dal Forte e fino a Mezzana per la composizione della composizione della salma e l’organizzazione del funerale. Vi assicuro che non è stato uno scherzo gestire il tutto tenendo conto che don Roberto ha ancora due fratelli!
Venuta l’ora della cena non me la sono sentita di deludere i miei amici e quindi sono andato ugualmente – anzi, mi sono fatto vedere sorridente e festoso – anche se dovevo ancora stendere il manifesto funebre.
Fra una portata e l’altra, senza farmene accorgere, ci sono riuscito e quindi sono stato contento di aver potuto fare tutto senza coinvolgere i presenti.
L’amico V. però ha capito qualcosa e glielo ho confessato pregandolo al contempo di non lasciar trapelare la notizia.
Le stelle non le ho nemmeno guardate tanto Papa non mi faranno mai!