Mercoledì 7 novembre u.s. presso la sala parrocchiale del SS.Sacramento madre Costanza Galli, primario di oncologia agli ospedali riuniti di Livorno, ha proposto una interessante conferenza sul tema “Vivere la morte”. L’argomento rientra nel programma di formazione per sacerdoto e laici del nostro vicariato in riferimento al tema indicato dall’arcivescovo per il nuovo anno pastorale.
Madre Costanza, trovandosi ogni giorno a contatto con persone che soffrono, è stata in grado di affrontare la questione con professionalità medica e sensibilità religiosa.
Fra gli argomenti sviluppati è stato particolarmente interessante quanto ha detto a proposito del mutato contesto culturale: “È stato assolutizzato il concetto di autonomia intesa come fare ciò che più aggrada con il prevalere del bene privato sul bene comune. Ciò che ha indebolito concetti quali la solidarietà, la compassione, la trascendenza, la spiritualità…in conseguenza di queste nuove concezioni antropologiche è mutato nel tempo anche l’approccio alla malattia e alla morte, che vengono programmate e controllate quasi si potesse decidere su di esse (eutanasia e accanimento terapeutico)”.
Si è soffermata poi su alcuni problemi conseguenti e in particolare la solitudine: “Ho ricevuto nel corso degli anni alcune richieste di eutanasia da parte di malati non più guaribili. Ma sapete a cosa erano dovute per la quasi totalità? Erano dovute al fatto che il malato si sentiva un peso per la sua famiglia, per la sua comunità di appartenenza, si sentiva non più utile a nulla perché non più capace di funzionare secondo certi standard”.
In ultimo ha commentato il discorso di papa Francesco sulle questioni del fine-vita, nello specifico sul tema dell’accanimento terapeutico ove si legge che è moralmente lecito rinunciare o sospendere l’applicazione di mezzi terapeutici quando il loro impiego non corrisponde al criterio etico e umanistico definito proporzionalità delle cure.
La conferenza è stata seguita da un folto pubblico che ha apprezzato moltissimo l’argomento e le modalità di esposizione.