Il ciclone “Golia”, annunciato con enfasi dalla protezione civile nei giorni immediatamente precedenti, ci ha tenuto col fiato sospeso fino all’ultimo ma poi tutto è andato al meglio.
Puntualissimi ci siamo ritrovati in Camposanto vecchio per il rito d’introduzione e la riconciliazione dei fedeli per poi accedere al Battistero per la memoria del Battesimo e l’invocazione allo Spirito santo. Eravamo circa 500 persone ma tutto è filato liscio senza contrattempi di sorta a parte lo spavento per il pauroso ondeggiare della Lally al fonte battesimale.
L’ingresso in Cattedrale è avvenuto sotto una leggera pioggerella per niente fastidiosa così che tutti hanno potuto varcare la “porta santa” in assoluto silenzio e raccoglimento. I vari Cori parrocchiali hanno eseguito canti scelti dando spazio anche al canto a voce di popolo per rendere ancora più partecipato il sacro rito.
Mons. Arcivescovo, con i parroci a fare corona all’altare, ha commentato le letture bibliche del giorno fornendoci indicazioni molto concrete su come trasmettere il messaggio giubilare all’interno della famiglia e precisamente invitandoci a pregare insieme con i nostri cari.
Al termine della celebrazione il mio saluto, in qualità di Vicario, e un po’ di ilarità per il riferimento al ciclone precedentemente detto.
Il rientro è stato decisamente tumultuoso perché nel frattempo aveva cominciato a piovere intensamente e si era levato il vento ma i disagi non ci hanno fatto perdere il buonumore.