Catechismo cresima 16 lezione

Dopo aver spiegato i “doni” dello Spirito santo, cioè quegli imput misteriosi che avvertiamo nel cuore e che ci spingono a essere buoni, vediamo quali sono i “frutti” che seguono ai “doni”. 

Provo a spiegarmi meglio. Se, ad esempio, il Signore mi ha dato il dono della “scienza” è chiaro che non la impiegherò per inventare bombe sempre più potenti ma farmaci per guarire le persone. Il frutto conseguente al dono della scienza è quindi l’amore per l’umanità! Spero d’essere stato chiaro.

Ora te li enumero nell’ordine suggerito da San Paolo e tu prova a metterli in correlazione con i doni.

Frutti dello Spirito Santo

AMORE (è il contrario dell’egoismo)

GIOIA  (è il contrario della tristezza)

PACE  INTERIORE  (è il contrario dell’ansia)

PAZIENZA  (è il contrario della impulsività)

BENEVOLENZA  (è il contrario della sgarbatezza)

BONTÀ D’ANIMO  (è il contrario della vendetta)

LONGANIMITÀ (è il contrario della permalosità)

DOLCEZZA  (è il contrario della durezza)

AUTOCONTROLLO   (è il contrario della sfrenatezza)

 

Catechismo cresima 17 lezione

Cari “giovanissimi”, siamo alla penultima lezione del vostro catechismo PRE / POST Cresima. Queste lezioni infatti sono state pensate per chi si sta preparando alla Cresima e per coloro che già l’hanno ricevuta ma hanno bisogno di un ulteriore approfondimento.

Una breve nota, prima di cominciare la lezione odierna, a commento di quanto proposto nella lezione di ieri. Vi sarete accorti che la maggior parte dei “frutti” dello Spirito santo hanno come denominatore comune il “dono” della ” pietà ” quella speciale tenerezza che ci porta ad amare i Signore e i fratelli.  Non ve ne dimenticate, vi prego. Anzi chiedetelo con insistenza al Signore perché è il dono più importante. Non a caso nel giorno della vostra Cresima vedrete che una candela del candeliere a 7 braccia avrà un nastrino “rosso”: indica appunto il dono della “tenerezza”!

Passando adesso alla liturgia della Cresima vi faccio subito notare che il rito si tiene durante la Messa: è Gesù, presente nell’Eucarestia, che vi dimostra ancora una volta il Suo Amore stringendovi a sé e donandovi lo Spirito per le mani dell’Apostolo (il Vescovo).

Dunque la prima parte della celebrazione comprende TRE LETTURE ben conosciute (i doni dello Spirito Santo nella presentazione che ne fa il profeta Isaia; il racconto della Pentecoste, le Beatitudini) e la riflessione del Vescovo. Al riguardo c’è poco da aggiungere perché, dopo 8 anni e più di catechismo, immagino che ne conosciate bene il contenuto.

La seconda parte prevede le risposte confirmatorie, l’invocazione dello Spirito santo e la Crismazione. Oggi mi fermo al primo punto. Domani, ultima lezione, il secondo e il terzo.

Cosa sono queste risposte confirmatorie? Sono le risposte alle domande riguardanti la fede cristiana. Ad esempio: “Credi in Dio?”  “CREDO!” A queste stesse domande hanno risposto i vostri genitori nel giorno del  Battesimo. Nel giorno della Cresima voi CONFERMERETE  PERSONALMENTE le loro risposte! Facile vero?

Ricordate però che in questo caso dire “CREDO” significa dire “AMO” ! Anche i diavoli, scrive San Giovanni apostolo, ci credono in Dio ma, sottinteso, non lo amano. Noi, invece oltre che crederci lo AMIAMO!

 

 

Catechismo cresima 18 lezione

Cari “giovanissimi” siamo giunti finalmente all’ultima lezione, la più bella.

Dopo le risposte confirmatorie il Vescovo invita i presenti a fare silenzio. Poi, a braccia tese, invoca lo Spirito santo perché scenda su di voi e vi trasformi come trasformò gli apostoli, nel giorno di Pentecoste, rendendoli coraggiosi annunciatori del Vangelo. In quel momento, TUTTI I PRESENTI, genitori, catechisti, padrini e madrine, il sottoscritto… PREGANO PER VOI!

Vi avviso che la preghiera dei nostri cari “si avverte”: ci tocca in modo così intimo da… commuoverci. Pensateci un attimo. TUTTI pregano per VOI.

Il papà e la mamma (che ricordano i vostri strilli nel giorno del Battesimo), le maestre (che vi conoscono da quando eravate batocchiotti e la facevate disperare), le Suore (che ricordano i vostri dispettucci e le vostre buone azioni), i padrini/madrine (orgogliosi per essere stai scelti per questo compito), i nonni (in lacrime perché siete i nipoti prediletti… invitateli, mi raccomando), don Piero (che vi ricorda piangenti e con il moccio al naso nella prima lezione di catechismo tanti anni or sono), i vicini di casa (che anche se non parlano con i vostri genitori perché hanno litigato voi vogliono tanto bene e non si sono voluti perdere la vostra Cresima), i professori (in classe vi rimproverano la sotto sotto vi vogliono un gran bene), gli allenatori (che giurano d’essere lì per caso…). 

A questo punto l’Arcivescovo vi inviterà ad avvicinarvi e vi segnerà sulla fronte con il Crisma (olio misto a balsamo profumato) dicendovi: “Ricevi il sigillo dello Spirito santo che ti è dato in dono” (Amen) . Poi, sorridendo, vi abbraccerà e vi dirà: “La pace sia con te” (E con il tuo spirito).

Tornerete al posto un po’ confusi. Ma da quel momento lo Spirito di Gesù farà la sua parte! L’applauso scrosciante che vi riserveranno i presenti alla fine della Messa sarà l’incoraggiamento a mantenervi bravi come oggi… per sempre!  Diventerete genitori, professionisti, catechisti … e poi toccherà a voi accompagnare i vostri ragazzi. Io non ci sarò più ma spero che vi ricordiate ancora di me!  Con affetto, don Piero