Cari giovani, dopo avervi proposto due letture dell’antico testamento e una di San Paolo passo oggi a presentarvi il brano del Vangelo. Se per le prime letture bibliche lascio sempre agli sposi ampia possibilità di scelta, per quanto riguarda il Vangelo invece decido io e scelgo sempre il passo delle Beatitudini, un passo decisamente straordinario pur nella sua semplicità.
Purtroppo non è molto conosciuto. Infatti al catechismo per i piccoli insistiamo molto sui Comandamenti ma assai poco o addirittura niente sulle Beatitudini che invece sono la carta fondante della nostra religione dal punto di vista etico.
Adesso le sintetizzo e poi vado a spiegarne una, la prima, lasciando poi alla vostra buona volontà ( o alla vostra curiosità ) approfondire le altre.
Dal Vangelo di San Matteo: Beati i poveri perché di essi è il Regno di Dio, beati quelli che piangono perché verranno consolati, beati i miti perché possederanno la terra, beati gli affamati di giustizia perché saranno saziati, beati i misericordiosi perché troveranno misericordia, beati i puri di cuore perché vedranno Dio, beati quelli che cercano la pace perché saranno chiamati figli di Dio, beati coloro che per la testimonianza resa al Signore saranno perseguitati perché di essi è il Regno di Dio”
Spiego soltanto la prima. Tutti prima o poi riceviamo un vero e proprio lavaggio del cervello. Se da ragazzi eravamo semplici, ci accontentavamo di poco e niente per vivere felici, non facevamo distinzioni fra chi era ricco e chi era povero… divenuti adulti ci trasformiamo: pensiamo sempre e solo ai soldi, disprezziamo chi è povero, non riusciamo ad accontentarci mai e così finisce che la nostra vita si trasforma in un inferno.
Gretti e meschini con i poveri anche quando sono nostri parenti o conoscenti; invidiosi nei confronti dei ricchi facciamo pesare ai nostri familiari la nostra modesta condizione, rinunciamo perfino alla nostra dignità pur di apparire… quello che non siamo!
Le beatitudini, se vissute, funzionano da detergente: lavano via tutto quello sporco che ci rende infelici e ci restituiscono la gioia di vivere. E questo vale anche per la famiglia. Meglio avere poco e vivere felici piuttosto che avere molto e vivere inquieti.
Adesso se avete voglia e tempo provate a riflettere in coppia sulle altre sette beatitudini.